Con l’Eurozona in stagnazione economica, i tassi ai minimi storici e i rendimenti degli investimenti in forte contrazione, le banche italiane rischiano di vedere il loro margine di intermediazione ridursi in media del 10% nei prossimi 5 anni. Una sfida che andrà ad aggiungersi a quelle già portate dalle nuove regolamentazioni e dalla necessità di completare il de-risking degli attivi non performing.
Queste criticità, evidenziate nel nostro nuovo studio “Banche italiane su un piano inclinato”, rendono ancora più improrogabile la trasformazione del sistema bancario italiano, necessaria affinché gli istituti del nostro paese possano restare competitivi a fronte della compressione dei margini e della rivoluzione digitale in atto. Oltre a un graduale processo di consolidamento del settore, giudicato come inevitabile, abbiamo individuato tre discontinuità da cui partire: la trasformazione del modello di business (con riduzione dei costi), la gestione dinamica del bilancio e l’adozione di advanced analytics nel processo del credito
