La Repubblica: ciclismo, un investimento che promette grandi ritorni. Ma le aziende italiane latitano

Dal 2017 non ci sono squadre tricolori ai massimi livelli, nonostante siamo una “superpotenza” per praticanti, tecnici, produzione. L’analisi di Oliver Wyman e il confronto con il calcio: “Una grande occasione persa dagli sponsor”.

MILANO – Immaginate una Champions League senza squadre italiane. Una delle potenze mondiali del calcio, incapace di esprimere club ai massimi livelli. Il paragone è un po’ tirato, ma la forzatura vuole rendere in modo più “familiare” la fase declinante che sta attraversando ormai da anni il ciclismo tricolore.
Certo, è da tanto che non si vedono fenomeni capaci di accendere il calore nazional-popolare; ma abbiamo ancora ottimi corridori e qualche campione come Filippo Ganna.

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