La Stampa: meno di un'azienda europea su tre intende ridurre il consumo di acqua

Secondo i dati di Cdp Europe e Oliver Wyman, in Europa solo il 13% su 267 aziende si è posta l'obiettivo di controllare e tagliare l'inquinamento delle risorse idriche.

La carenza di risorse idriche su scala mondiale si sta aggravando di anno in anno perché si aggiungono aree afflitte dalla siccità. Eppure meno di 1 azienda europea su 3 ha tra i suoi obiettivi quello di ridurre i propri prelievi di acqua e solo il 13% su 267 hanno intenzione di ridurre l'inquinamento delle risorse idriche. È quanto emerge dalla ricerca di Carbon Discloure Project Europe, organizzazione no-profit finanziata dall'Unione europea e di Oliver Wyman, società di consulenza strategica globale dal titolo Now For Future. Uno degli obiettivi dello studio era proprio di valutare l'impegno concreto delle aziende europee nella tutela delle risorse idriche in vista della Giornata Mondiale dell'Acqua celebrata il 22 marzo. Le aziende più virtuose sono quelle della produzione della carta. farmaceutiche, elettriche, alimentari e e trasporti.

Un report importante perché pone l'accento su quanto affermano gli imprenditori di voler fare, ovvero di allinearsi con gli obiettivi di Parigi, e quanto invece accade nella realtà. Secondo il dossier, infatti solo 267 aziende europee hanno risposto al questionario e di queste, appena il 30% ha affermato di essersi posta tra le priorità il problema di ridurre il consumo dell'acqua. Non solo. Mentre l'88% delle istituzioni finanziarie europee valuta i rischi del cambiamento climatico sul suo portafoglio solo il 56% analizza i rischi relativi al consumo d'acqua.

 

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